La Terapia Cognitiva Comportamentale è una terapia basata sul presupposto che le emozioni e i comportamenti delle persone vengano influenzati dalla loro percezione degli eventi. Non è la situazione in sé a determinare direttamente ciò che le persone provano, ma è piuttosto il modo in cui la interpretano. All’origine dei disturbi vi è, dunque, un modo distorto di pensare, che influenza negativamente l’umore e il comportamento.
È una psicoterapia ampiamente utilizzata per il trattamento dei principali disturbi psichici ed è una terapia evidence-based, la cui efficacia è dimostrata da studi condotti dalla comunità scientifica internazionale.
Il mio intervento è rivolto ad adulti, adolescenti, famiglie e gruppi.
Mi occupo prevalentemente di disturbi d’ansia e dell’umore, disturbi di personalità, dipendenze comportamentali, disturbo ossessivo compulsivo, disturbi alimentari (binge-eating, bulimia), disturbi correlati ad eventi traumatici, dolore cronico e sostegno psicologico nella malattia organica.
Nella mia pratica clinica utilizzo:
Terapia EMDR (Eye Movement Desensitization and Reprocessing): approccio terapeutico evidence - based mirato al trattamento di diverse psicopatologie e problemi legati sia ad eventi traumatici, che a esperienze più comuni ma emotivamente stressanti.
Terapia DBT (Terapia Dialettico Comportamentale): è un tipo di psicoterapia sviluppata da Marsha Linehan per trattare il disturbo borderline di personalità ed è di dimostrata efficacia per i pazienti con diagnosi di Disturbo Borderline di Personalità, anche nei casi in cui siano presenti comportamenti autolesivi o tendenze suicidarie.
La Disregolazione Emotiva si può definire come la difficoltà individuale nel riportare lo stato di arousal (cioè di attivazione emotiva) entro livelli ottimali, entrando in una dimensione emotiva difficile da regolare, chiamate "crisi".
La ricerca in questa direzione suggerisce che le persone con una predisposizione biologica alla disregolazione emotiva, intesa come alta sensibilità e difficoltà a gestire le emozioni, interagiscono con un ambiente che non fornisce validazione e sostegno per le loro esperienze emotive, portando all'apprendimento di schemi comportamentali disfunzionali (Teoria Biosociale di M.Linehan).
Gli schemi comportamentali disfunzionali, sono modelli di pensiero, emozioni e azioni maladattivi che possono influenzare la persona ad attuare comportamenti impulsivi, distruttivi e non efficaci per il raggiungimento dei propri obiettivi personali.
Imparare a gestire la regolazione emotiva può ridurre le difficoltà relazionali i comportamenti impulsivi e autolesivi e i sintomi somatici, permettendo una maggiore presa di consapevolezza dei propri stati interni e un aumento del proprio senso di autoefficacia.
Il termine "trauma" viene spesso associato a una "ferita dell'anima", indicando un'esperienza emotivamente intensa che lascia un segno profondo e può compromettere il benessere di una persona.
È un qualsiasi evento che una persona recepisce come estremamente stressante e può trattarsi di una minaccia all’integrità fisica, propria o di altri, o all’identità psicologica. Questi eventi producono reazioni emotive e corporee importanti, che non sempre il cervello riesce ad elaborare.
Si distinguono due tipi di trauma, il trauma con T grande, nonché un evento nel quale è a rischio la vita o la salute fisica tua o di una persona cara, e trauma t piccolo che è un evento nel quale non è a rischio la tua vita o la tua salute, ma è egualmente di fortissimo impatto. Spesso quest’ultima tipologia di trauma è una serie di eventi ripetuti nell’infanzia o nella giovinezza come ad esempio vissuti di grande trascuratezza oppure di critica continua, ma anche di eccessiva protezione da parte di genitori troppo premurosi.
Attraverso un team specializzato nel trattamento dei Disturbi di Personalità conduco Gruppi DBT di Skills Training proponendo un percorso di psicoterapia di gruppo abbinato ad un percordo individuale.
Il Training prevede l'apprendimento di specifiche abilità distribuite in 4 moduli, quali: Regolazione Emotiva, Mindfulness, Tolleranza della Sofferenza alle Crisi e di Efficacia Interpersonale. In particolare, vengono trasmesse nuove strategie che hanno l’obiettivo di modificare le reazioni disfunzionali (es. abbuffate, dipendenze comportamentali, comportamenti autolesivi) in risposta a pensieri ed emozioni intense.
L'obiettivo della Terapia Dialettico Comportamentale è quello di aiutare il paziente a prendere in considerazione sia il bianco che il nero per arrivare ad una sintesi degli opposti, in modo da non disconoscere la realtà dell’uno o dell’altro. Il termine “dialettica” viene inteso come un approccio che vuole favorire un bilanciamento tra strategie di cambiamento e strategie di accettazione.
I Disturbi di Personalità sono modelli disadattivi di pensiero e comportamento a lungo termine che differiscono significativamente da ciò che ci si aspetta, cioè si discostano dalle norme e dalle aspettative sociali del proprio ambiente di riferimento.
Il DSM 5 prevede 6 specifici disturbi di Personalità raggruppati in tre cluster basati su somiglianze descrittive: Borderline, Ossessivo-Compulsivo, Evitante, Schizotipico, Antisociale, Narcisistico, e Disturbo di Personalità Tratto Specifico (PDTS).
I disturbi della personalità comportano problemi principalmente con l’identità, il senso del sé e nelle relazioni interpersonali.
Nel campo del dolore cronico e delle malattie organiche i fattori psicologici che si innescano come ad esempio depressione, disturbi d’ansia, difficoltà a gestire la rabbia o a fronteggiare cambiamenti nelle proprie autonomie o nel proprio stile di vita, possono influenzare l’esperienza del dolore anche in modo diretto.
Aiutare la persona a coltivare un atteggiamento attivo nel trattamento guidandolo ad individuare ciò che può cambiare della condizione che sta vivendo e a discriminare quelli che possono essere degli aspetti invece che mantengono o peggiorano la sofferenza, diviene un fondamentale obiettivo terapeutico da condividere e concordare con i miei pazienti.
Attraverso la ricerca di un equilibrio dialettico tra validazione e spinta al cambiamento, promuovo un atteggiamento maggiormente attivo e consapevole per la gestione della sofferenza con l’obiettivo di implementare le risorse di cui la persona dispone e che senza un supporto in queste fasi critiche, potrebbe faticare maggiormente a mettere a fuoco.